Museimpresa: 5 domande al presidente Antonio Calabrò

Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’impresa, è un’associazione senza scopo di lucro nata a Milano nel 2001 su iniziativa di Assolombarda e Confindustria con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i modelli del museo e dell’archivio quali espressioni esemplari della politica culturale dell’impresa con finalità di studio, valorizzazione, educazione e formazione. Il numero dei suoi associati è in costante crescita: in quattro anni ha registrato un notevole incremento, passando da 80 a 130 iscritti. Ne parliamo insieme al Presidente Antonio Calabrò.

Calabrò, presidente di Museimpresa – © TorinoOggi

Museimpresa è riuscita ad attrarre l’interesse di aziende italiane d’eccellenza creando un network in costante crescita. Quali sono i servizi che vengono offerti da Museimpresa a chi entra a farne parte?

Museimpresa è una organizzazione associativa che mette a disposizione dei suoi membri una vasta serie di servizi. Tra questi emerge, in primis, la rappresentanza dei valori delle imprese che hanno musei e archivi verso le realtà istituzionali e il grande pubblico. In secondo luogo, si distingue il servizio di formazione: l’associazione intende promuovere lo scambio di conoscenze ed esperienze tra musei e archivi operanti sul territorio nazionale e internazionale, incentivando la condivisione delle buone pratiche per far crescere la consapevolezza dell’importanza di custodire e valorizzare la memoria delle imprese nonché del Made in Italy. A tal fine, una volta all’anno Museimpresa organizza un seminario tecnico che insiste sui temi specifici quali, ad esempio, il passaggio al digitale o le strategie di valorizzazione adottate e adottabili dalle imprese o su temi più pratici come la formazione degli archivisti.  L’organizzazione svolge, altresì, attività volte a favorire rapporti con diverse entità esterne con l’obiettivo di incentivare la sensibilizzazione sul tema della cultura d’impresa. Museimpresa incoraggia i contatti tra musei e archivi d’impresa e le scuole, fin dalle primarie, per far comprendere ai bambini e ai giovani, quanto le imprese siano luoghi straordinari per poter lavorare, realizzare le loro idee e tradurre in fatti concreti le loro aspirazioni. In sintesi, Museimpresa effettua un lavoro associativo di rappresentanza e di lobbying, un lavoro di formazione e di valorizzazione, nonché un lavoro di collegamento esterno, con l’aggiunta di un importante e ulteriore lavoro di networking, diretto a consolidare lo scambio di esperienze e buone pratiche.

A che livello di governance avviene il confronto tra Museimpresa e le aziende?

Il coinvolgimento delle imprese nel dialogo con Museimpresa dipende dalla loro dimensione e dalla loro organizzazione interna. Nel caso di piccole imprese, come il Museo del Pane di Altamura, sono coinvolti direttamente i titolari dell’azienda e il curatore del museo. Aziende più grandi, come Assicurazioni Generali, invece, dialogano attraverso i responsabili degli affari istituzionali e delle relazioni esterne. Dunque, ogni impresa si organizza in modo diverso a seconda di come sono organizzate le imprese al loro interno.

Qual è l’iter di ingresso per entrare a far parte di Museimpresa?

L’iter di ingresso prevede l’invio di una richiesta di iscrizione da parte del museo o dell’archivio che rispetti i requisiti stabiliti dallo statuto. Tra i requisiti essenziali si ribadisce, ad esempio, l’essere un museo o un archivio aperto al pubblico e il possedere un’autonomia di gestione. Successivamente, viene effettuata una valutazione della struttura da parte dei membri del direttivo di Museimpresa, che decidono se approvare o meno la richiesta in base alle caratteristiche della struttura stessa e alla sua rilevanza culturale.

Tra le imprese associate non tutte possiedono una collezione corporate legata a prodotti industriali o di design. Si pensi, ad esempio, a BPER Banca che è entrata nel circuito Museimpresa, oltre che con il suo archivio storico, con la propria art collection. Come si spiega questo?

Ogni museo o archivio è presente con la propria autonomia progettuale ed è libero di inserire all’interno della propria collezione corporate qualsiasi elemento ritenga idoneo a rappresentare la propria storia imprenditoriale, sia esso un prodotto industriale piuttosto che un’opera d’arte. Museimpresa rispetta e valorizza le diversità e le specificità con la convinzione che queste siano un grande valore aggiunto.

Ci sono relazioni tra Museimpresa e realtà analoghe sul territorio nazionale e internazionale?

Sì, lo stesso articolo 3 dello statuto sottolinea la volontà e l’impegno di Museimpresa nel “partecipare ad associazioni, enti ed istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia rivolta, direttamente o indirettamente, alla promozione di finalità analoghe a quelle dell’Associazione”. A livello nazionale questo si è concretizzato attraverso collaborazioni con organizzazioni e associazioni italiane che lavorano sulla valorizzazione della bellezza del saper fare. A livello internazionale ne abbiamo avute qualche anno fa, le riattiveremo.

Tommaso Chiaramida

Flavia Strafaci

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