Manifesti Art Nouveau: Tesori Grafici nel Mercato dell’Arte

L’asta “PAI-XCII: Rare Posters” della Rennert’s Gallery di New York, conclusa il 3 marzo, ha totalizzato $1,659,375. Grande successo per i manifesti Art Nouveau, con opere di Mucha, Toulouse-Lautrec e Steinlen che hanno superato le stime. Questi poster, amati per il loro valore storico e artistico, continuano ad attrarre collezionisti e investitori.

Si è conclusa il 3 marzo la 92ª edizione dell’asta “PAI-XCII: Rare Posters” presso la Rennert’s Gallery di New York, una casa d’aste che si occupa esclusivamente di poster vintage rari e originali. La vendita, che ha ottenuto un risultato complessivo di $1.659.375, proponeva anche un’ingente sezione dedicata ai manifesti Art Nouveau, la maggior parte dei quali ha rispettato le previsioni di vendita, mentre alcuni lotti hanno superato i valori di stima in modo significativo. Il poster anonimo “Liberty Enlightening the World” del 1883, stimato tra i $2.000 e i $2.500, ha raddoppiato il suo valore ottenendo un risultato di $4.750, mentre un poster di Toulouse-Lautrec del 1893 dal titolo P. Sescau/Photographe è stato battuto per $45,000.  I passaggi più significativi sono quelli relativi ai manifesti di Alphonse Mucha, maestro indiscusso dell’Art Nouveau. Fra questi: Job del 1896 (stimato $17.000-$20.000) aggiudicato per $25.000; Zodiac del 1896 (stimato $17.000-$20.000), venduto a $35.000; il grande pannello decorativo del 1902 intitolato Precious Stones / La Topazeil (stimato $14.000-17.000), che ha ottenuto $37.000. Ma soprattutto Triner’s Bitter Wine, raro poster del 1907 che ha superato il valore di stima di $4.000-$5.000 in modo esponenziale, ottenendo un risultato eccezionale di $30.000. Infine, il top lot dell’asta: lo spettacolare Affiches Charles Verneau. “La Rue” del 1896 di Thèophile-Alexandre Steinlen, venduto per $62.500 (stimato $17.000-$20.000). «Nonostante non esista un filone di manifesti Art Nouveau maggiormente ricercato, quelli firmati da Mucha sono quelli più desiderati sul mercato attuale» ha affermato Mirko Morini, consulente presso il dipartimento di Manifesti e Pop Culture della casa d’aste Cambi di Milano. «In aggiunta possiamo citare anche i nomi di Adolf Hohenstein, di Chéret e di Giovanni Maria Mataloni».

“Triner’s Bitter Wine”, 1907, Alphonse Mucha
Théophile-Alexandre Steinlen, Affiches Charles Verneau, “La Rue”, 1896

Il movimento artistico dell’Art Nouveau ha lasciato, infatti, un’impronta indelebile nel mondo dell’arte e del design, soprattutto, attraverso la sua forma più accessibile: i manifesti. Queste opere grafiche, con le loro linee sinuose, i colori vivaci e i motivi decorativi floreali, sono diventate icone del periodo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo e continuano a suscitare un crescente interesse nel mondo dei collezionisti e degli investitori d’arte. Artisti del calibro di Alphonse Mucha, Jules Chéret e Henri de Toulouse-Lautrec hanno dato vita a tali opere che inizialmente erano utilizzate per pubblicizzare eventi culturali, prodotti e spettacoli teatrali. 

I collezionisti privati sono, spesso, i principali acquirenti, ma anche istituzioni culturali e musei mostrano un interesse crescente per questi pezzi. «Per quanto riguarda la provenienza» spiega Morini, «circa il 90% dei manifesti che giungono in asta proviene da collezioni private o da eredità familiari. «Prima della vendita in asta i manifesti vengono valutati considerando diversi aspetti: la tipologia di carta utilizzata, il tipo di stampa (cromolitografia o litografia), lo stampatore, le dimensioni del manifesto e la presenza della firma dell’autore». Tra le case d’asta di maggior rilievo nel mercato dell’arte dei manifesti Art Nouveau si annoverano, oltre alle già citate Rennert’s Gallery e Cambi, anche Bolaffi, Swann e Wannenes.

L’unicità e la bellezza di queste opere le rendono pezzi ambiti sia da chi ama l’arte, che da chi è attratto dal loro valore storico e decorativo. «I prezzi dei manifesti» afferma Morini, «variano ampiamente a seconda dell’artista, della rarità dell’opera, del formato e delle condizioni di conservazione. Anche i temi trattati giocano un ruolo fondamentale. La tematica del viaggio, del cibo e delle bevande sono particolarmente apprezzate dai collezionisti, così come la rarità, la storia e l’importanza dell’evento pubblicizzato». Sulla base di tali considerazioni, si comprende come anche manifesti di artisti meno conosciuti possano raggiungere prezzi significativi se presentano una grafica eccezionale.  Un esempio in tal senso può essere quello di un manifesto stile Liberty di Francesco Nonni, grafico specializzato in ceramiche. Pur non essendo tra gli artisti maggiormente conosciuti o apprezzati in materia di manifesti, «uno dei lotti veduti da Cambi all’asta live 907 del 7 Novembre 2023, dedicata esclusivamente ai manifesti d’epoca, e che ha riscontrato forte successo e apprezzamento, appartiene proprio a Mataloni» ha commentato Morini. Il lotto in questione è Acqua Minerale Naturale, Fonte Meo – Anagni (Roma), venduto per €2.850. 

Acqua Minerale Naturale, Fonte Meo-Anagni, 1885-1976, Francesco Nonni

Agnese Lombardo

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